Sergio Marchionne, amministratore delegato della Fiat, pone un ultimatum ai sindacati sulla vicenda di Pomigliano “o si raggiunge un accordo oppure la produzione della Panda potrebbe essere portata all’estero.”
“Se l’accordo si trova, la produzione partirà nel 2011, se non si trova l’accordo, andiamo a farla altrove. La macchina è da farsi non abbiamo scelta“. Il riferimento dell’ad Fiat è all’impianto polacco di Tichy dove si produce l’attuale Panda, oltre che la 500, pronto ad accogliere, qualora le trattative dovessero fallire, anche la produzione della nuova Panda.
Il messaggio esplicito arriva alla vigilia della stretta finale su Pomigliano D’Arco. Fiat e sindacati si vedranno martedì. Cosa chiede Fiat al fine di produrre la nuova Panda nell’impianto campano, salvando così i posti di lavoro? Più flessibilità, diciotto turni settimanali, un numero consistente di sabati lavorativi ed infine un impegno dei lavoratori a ridurre la possibilità di scioperare.
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