Un atleta che al volante ha dimostrato di non avere paura, altamente qualificato e specializzato. Alla guida di auto da corsa con risultati che nessuna persona media potrebbe mai sognarsi di raggiungere. Sono alcuni motivi che fanno di Matteo Nannini un N.1.
Il 18 enne l’anno scorso ha gareggiato in F2 con i team Hwa e Campos e a partire dall’8 luglio correrà l’Arca Menards Series su una Mustang n. 46 del team Stange Racing.
Il debutto con le stock car arriva dopo aver vinto il titolo nel campionato di F4 degli Emirati Arabi Uniti 2019. Negli ultimi due anni, poi, il pilota italo-argentino (papà Edgardo è infatti di Rosario) ha corso in F3, conquistando la sua prima vittoria nella Sprint Race 2 del GP d’Ungheria.
L’anno scorso, inoltre, Matteo ha anche gareggiato in nove gare di F2, prima con il team Hwa e poi con Campos, andando a punti nella Feature Race del Bahrain, al via di stagione.
Nannini, protagonista il prossimo 8 luglio negli USA, è tra i pochi italiani che hanno avuto un’opportunità di correre nella competizione statunitense. Uno tra tutti Mario Andretti, che trionfò alla Daytona 500 del 1967 e fu campione del mondo di Formula 1 nel 1978.
Il pilota italiano correrà il campionato Nascar denominato Arca Series su tracciati ovali e tradizionali, come quelli presenti in Formula 1 per intenderci. La vettura, una Ford Mustang, ha quasi 900 cavalli e monta un motore V8 Supercharged a quattro marce per una velocità massima tra i 340 ed i 350 chilometri orari.
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