Secondo i primi dati del 2022, il mercato delle auto nuove sta subendo una forte crisi. Infatti, considerando le informazioni disponibili relative al mese di febbraio, il crollo sarebbe stato piuttosto consistente, si parla del 22% almeno, al contrario dell’usato che è in costante crescita, infatti si è registrato un ottimo +34,3%, 406.956 passaggi di proprietà.
Questo significa che sempre più persone decidono di acquistare macchine usate, o di seconda mano, anziché recarsi in concessionaria e acquistarne una nuova. Un dato sicuramente allarmante anche se, viste le attuali condizioni politico economiche, non sorprende.
L’assenza di incentivi statali scoraggia gli acquisti
A febbraio di quest’anno, le nuove auto immatricolate in Italia sono state circa 111.000, mentre lo scorso anno poco più di 143.000. Aggiungendo ai dati di febbraio anche le immatricolazioni di gennaio, si è registrato un calo complessivo del 21,1%, quindi di circa 60.000 immatricolazioni in meno rispetto allo scorso anno. Probabilmente, tra i fattori che scoraggiano gli automobilisti nel rivolgersi direttamente in concessionaria per le vetture nuove, anche l’assenza di incentivi statali per quest’anno.
Tuttavia, il Decreto Legge Energia, prevede un nuovo fondo destinato al settore automotive, pari a 8 miliardi, da stanziare fino al 2030. Di questa somma, ben 700 milioni arriveranno entro quest’anno, ma per poterne usufruire sarà necessario attendere la pubblicazione in gazzetta ufficiale e le istruzioni per inoltrare la domanda.
L’aumento progressivo dei costi
Un altro fattore che è alla base della crisi della vendita delle auto nuove è il progressivo aumento dei prezzi, non solo delle auto di per sé ma anche di tutti quei servizi che ruotano attorno ai veicoli. Ad esempio, in molti hanno sviluppato l’abitudine di richiedere più di un preventivo dell’assicurazione in modo da scegliere la compagnia più economica e maggiormente in linea con le proprie necessità. Tutto quello che occorre fare è cercare in rete tra le varie offerte, richiedere un preventivo assicurazione alle varie compagnie e il gioco è fatto.
Ovviamente l’aumento dei costi non riguarda solamente l’assicurazione, ma anche, e forse soprattutto, il carburante. Proprio per questo, in tanti hanno deciso di puntare sulle auto ibride o elettriche di seconda mano, perché nuove hanno ancora un costo poco accessibile.
La crisi dei semiconduttori e degli ABS
Un altro fattore importante che ha influito sulla crisi delle auto nuove, è la crisi dei microchip. La difficile reperibilità di questi componenti, ha rallentato di molto la consegna dei veicoli nuovi e scoraggiato anche gli acquirenti. Anche se attualmente la situazione sembra essere in netto miglioramento e i problemi ad essa correlati diminuiranno da fine anno, i produttori di veicoli non prevedono la completa risoluzione prima del 2024.
Un altro problema che sembra, però, colpire il settore dell’automotive è la carenza dei sensori per la realizzazione degli impianti ABS: anche in questo caso, la domanda eccede la produzione, per via della scarsità dei materiali di produzione.
Le alimentazioni più vendute
A febbraio 2022, le auto con alimentazione a benzina vendute sono state il 26,4%, contro il 32,8% dello stesso mese nel 2021. Invece, le vetture a diesel, sono passate dal 25,1% al 22,3%. Calo anche per le macchine a metano, passate dal 2,3% all’1,2%. Al contrario, le auto GPL hanno registrato un aumento (dal 5,2% all’8,2%).
Le auto con poche emissioni (mild e full hybrid in particolare), rappresentano un settore in crescita, e sono passate dal 28,8% al 34,2%. Tuttavia, le auto completamente elettriche, senza incentivi statali presentano numeri in stallo. Questo perché, come sopra anticipato, si tratta di auto particolarmente costose, specie se acquistate nuove, e in molti non possono permettersela senza qualche bonus o incentivo.
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