Mentre a Sant’Agata Bolognese, di Lamborghini ibride, per il momento, non vogliono sentirne parlare, perchè perseguono la strada che porta alla riduzione delle emissioni di CO2, tramite l’istallazione, ad esempio, di pannelli fotovoltaici, sul tetto dello stabilimento, che consentono, insieme ad altri accorgimenti, di risparmiare il 30% di anidride carbonica emessa, pari a 1.067 tonnellate l’anno, a Maranello, la pensano in maniera diversa, tanto da presentare al Salone di Ginevra 2010 la 599 GTB Hybrid, prima ibrida nella storia del Cavallino con motore elettrico alimentato da batterie a ioni di litio abbinato al possente benzina V12, per un risparmio energetico del 35% grazie anche al sistema di ricarica derivato dal Kinetic Energy Recovery System usato in Formula 1 lo scorso anno.
Insomma, a quanto pare, le parole d’ordine del prossimo salone di Ginevra sembrano essere: ibride e piccole. E per tutte le case automobilistiche, che ancora non dispongono di questo genere di vetture, il prossimo appuntamento utile, al quale non potranno mancare, sarà il Salone dell’Auto di Pechino (23 aprile-2 maggio).
condivido nettamente la strategia della lamborghini