Si sa, uno dei sogni ricorrenti degli amanti delle quattro ruote, è quello di guidare le più potenti e audaci supercar del pianeta, dai costi di acquisto e mantenimento esorbitanti, e di una bellezza mozzafiato. Queste opere d’arte su ruote si definiscono da sogno proprio perché, ahimè, non sono accessibili ai più, ed ecco dove i provider di esperienze di guida su pista si inseriscono per soddisfare la curiosità e la voglia di mettere le mani, anche solo per qualche minuto, su Ferrari e Lamborghini nuove fiammanti, letteralmente…
Facendo parte della categoria sopracitata dunque, non potevo esimermi dal testare una di queste esperienze, attorniato dai classici dubbi che inevitabilmente si sollevano leggendo le varie recensioni nel web:
- Solamente un paio di giri di pista possono veramente emozionare?
- Riuscirò a domare le bestie che avrò sotto le mie mani?
ma soprattutto:
- Guiderò davvero io o saranno gli istruttori a farlo al posto mio?
Spoiler: la risposta a tutte le domande è sì. Così, dopo attente valutazioni, ho deciso di affidarmi a CarSchoolBox, ed effettuare 4 giri sul circuito di Pomposa, in provincia di Ferrara.
Al mio arrivo, dopo una breve registrazione, con in sottofondo il rombo dell’Huracan che solleticava piacevolmente il mio udito, si parte: il primo step è stato il briefing di circa 15 minuti a cura di un esperto che ci ha spiegato le basi della guida in pista, come tenere testa in sicurezza ai 600 e passa cavalli delle varie contendenti, tanta utile tecnica di guida e come godersi l’esperienza al meglio in tutti i sensi. Subito dopo, era già tempo di testare e cominciare a conoscere il tracciato, tramite 2 hot laps a bordo di un SUV con un motore di appena 1.0 litri di cilindrata, che però sembrava andare già troppo veloce. Mi sorse un dubbio: ma se già una Volkswagen T-ROC viaggia così tanto, come penso di poter guidare una Lambo?
Per fortuna non ho avuto il tempo di rimuginarci troppo su, dato che ero il primo in lista per le guide: anzitutto c’era da domare il cavallino in una delle sue forme finali, la Ferrari 488 GTB col suo possente V8 biturbo. Successivamente, era la volta del toro, da prendere rigorosamente per le corna: la Lamborghini Huracan con il suo V10 dal sound celestiale. Insomma, mica vetture da scherzo…
Altro spoiler: sono sceso da entrambe con un sorriso a 32 denti.
Mi ci è voluto un giro di assestamento per prendere le distanze col tracciato e confidenza con il cambio, ma dal secondo giro in poi è stato un crescendo di emozione ed adrenalina. Ho cominciato a fidarmi maggiormente delle chiamate degli istruttori su cambiate e gestione del gas, iniziando a percepire un maggiore controllo della situazione.
Nel mezzo, come se non bastasse, ho usufruito anche di un hot lap (anzi, super-hot personalmente) a bordo di una Subaru Impreza WRX con al volante un pilota specializzato nella raffinata arte del drifting, il che, manco a dirlo, ha moltiplicato il divertimento a dismisura, consigliatissimo e per cuori forti!
Come detto, sono sceso da tutte le vetture con un sorriso smagliante. Questo non solo perché ho guidato due mostri sacri dell’arte automobilistica italiana – e già questo bastava -, ma soprattutto perché gli istruttori hanno tirato fuori dai miei giri a disposizione il massimo possibile delle mie capacità, sia per quanto riguarda la concentrazione che per quanto riguarda la tecnica che fossi in grado di mettere in pratica. Diamine, addirittura andavo troppo lento! Facendo quattro chiacchiere con Fabio, responsabile digital marketing dell’impresa, scopro che l’obiettivo degli specialisti di CarSchoolBox è quello di mettere a proprio agio gli aspiranti piloti, cucendogli attorno il sedile della vettura come fosse un abito sartoriale e trovando, in un brevissimo lasso di tempo, i loro punti di forza su cui fare leva per farli tornare sulla terraferma al massimo della soddisfazione. Ho apprezzato particolarmente la professionalità dell’intero staff e la preparazione degli istruttori di guida, i quali hanno saputo darmi indicazioni puntuali senza essere per nulla invasivi nelle veloci manovre e nei cambi di direzione che ero chiamato a compiere.
Che dire, obiettivo raggiunto per quanto mi riguarda: ho percepito la passione e l’unità di un team di ragazzi formatosi nel vicino 2015, ma che possiede già un ventaglio di circuiti invidiabile – dal nord al sud Italia con oltre 50 track days all’anno -, un parco di supercar all’ultimo grido rigorosamente italiano, e una serie di servizi variegati, tra cui la possibilità di organizzare eventi aziendali, esperienze per i più piccoli, corsi di guida sicuri ACI e perfino corsi di drift.
Insomma, ce n’è per tutti i gusti da CarSchoolBox, che mi sento di consigliare qualora vogliate andare a tutto gas sul circuito dei vostri sogni, o fare un regalo indimenticabile.
Sarà sufficiente visitare il loro sito carschoolbox.com per ricevere tutte le informazioni e prenotare data, circuito e vettura in base alla disponibilità!
Personalmente, mi sono già prenotato per un altro track day al circuito di Castelletto di Branduzzo in provincia di Pavia, per provare Ferrari 458 Italia e Lamborghini Gallardo, facendo così giustizia alle rispettive predecessori.
Ma questa è un’altra storia che magari vi racconterò più avanti…
di Stefano Balbinot
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