I primi giorni di aprile, nel porto di Rotterdam una gru ha depositato la navicella spaziale BURAN su un semirimorchio a pianale ribassato a sedici assi trainato da un trattore stradale Mercedes-Benz Actros SLT 4160 8×6/4, color verde foglia dell’azienda di trasporti Kubler. La navicella spaziale russa BURAN (tempesta di neve) ha affascinato gli spettatori lungo la valle del Reno, dopo Colonia e lungo le famose scogliere della Loreley, fino a Speyer, la città che ospita il Museo della Tecnica.
Nel porto naturale di Speyer non è stata soltanto la BURAN ad attirare l’attenzione dei visitatori. Erano anche presenti numerosi appassionati di veicoli per trasporti pesanti, arrivati per vedere l’Actros SLT 4160 8×6/4 ed il suo straordinario carico. Infatti, per la sua particolare configurazione, questo trattore stradale pesante omologato per un peso totale a terra di 500 T rappresenta un esemplare estremamente raro nel settore dei trasporti pesanti. La formula 8×6 con tre assali motori e bloccaggi del differenziale migliora notevolmente la trazione rispetto ad una variante 8×4; una dote che su fondi con scarsa aderenza come quelli di porti o di qualsiasi altro grande cantiere, si traduce in una migliore presa delle ruote.
I due assali sterzanti assicurano al trattore stradale un’elevata maneggevolezza, il “pane quotidiano” dei trasporti pesanti, fondamentale per effettuare manovre precise al centimetro.
La catena cinematica del trattore stradale Actros SLT testimonia tutta la competenza del marchio nel settore dei trasporti pesanti. Il motore V8 Mercedes-Benz OM 502 LA BlueTEC 5 con turbocompressore e intercooler, grazie ad una cilindrata di 16 litri, eroga una potenza di 447 kW (609 CV) e sviluppa una coppia massima di 2.400 Nm a 1.080 giri/min. L’Actros SLT è equipaggiato di serie con il più grande radiatore disponibile sul mercato. Il trattore stradale Actros SLT adotta il cambio a gruppi a 16 marce Mercedes-Benz G 240, dotato di gruppo convertitore di coppia-frizione WSK 400 e retarder.
Grazie al ripartitore di coppia a due rapporti modello Mercedes-Benz VG 2400-3W con riduttore per la marcia fuoristrada, si evitano interruzioni della forza di trazione su fondo scivoloso durante i cambi marcia.
Fin dal primo sguardo, l’Actros SLT trasmette un senso di potenza e sicurezza. Sopra l’aletta parasole è applicata una staffa cromata con quattro potenti fari supplementari, da un avvisatore acustico ad aria compressa e da un faro rotante lampeggiante giallo. Sul retro della cabina sono alloggiati tre proiettori per le operazioni notturne. Il paraurti verniciato di colore bianco e rosso e il logo Titan accanto alla stella Mercedes-Benz accentuano ulteriormente l’impressione di potenza di Actros SLT. Mentre la cabina Comfort L è dotata di sospensioni pneumatiche, l’Actros SLT 8×6/4 dispone di una molla a balestra supplementare su ognuno dei tre assali che conferisce al telaio un assetto più rigido rispetto al modello SLT di serie. La cabina è stata concepita perfettamente su misura per le esigenze degli specialisti di veicoli pesanti, infatti, nel lavoro quotidiano succede spesso di attendere una giornata intera in prossimità di un autogrill, prima di poter ripartire di notte in autostrada con la scorta della polizia. Per questo motivo, la cabina dispone di illuminazione soffusa, impianto audio con lettore CD, climatizzatore automatico, isolamento termico supplementare e riscaldamento supplementare ad aria calda Webasto Air Top 2000.
Grazie alla sua robusta “spina dorsale” l’Actros SLT è un trattore stradale ideale per trainare pesi fino a 500 T. Il telaio dello spessore di 9 mm è stato rinforzato, soprattutto nella sezione posteriore e sulle traverse, per poter montare la ralla di accoppiamento posteriore in grado di trainare carichi fino a 500 T. Il gancio di traino Rockinger E 56 è fissato per mezzo di dieci bulloni. Davanti, l’Actros SLT 8×6/4 dispone di un gancio di accoppiamento per impieghi gravosi che consente di spingere fino a 250 T. L’asse anteriore ha una portata di 9 T. L’ulteriore asse anteriore sollevabile/sterzante, montato a posteriori dalla ditta Titan, ha una portata di 8 T ed è dotato di sospensioni pneumatiche. Questo secondo asse anteriore aumenta la manovrabilità del veicolo, soprattutto durante il trasporto o il traino di carichi pesanti. Le sospensioni pneumatiche rendono possibile la variazione del carico sugli assali. L’assale di guida viene montato sempre 1.350 mm davanti al primo asse posteriore. L’asse posteriore a gruppi epicicloidali esterni HD 7 ha un diametro della corona di 300 mm ed è configurato per una portata di 13 T. In questo modo, l’HD 7 può trasmettere valori di coppia estremamente elevati. Le dimensioni compatte della corona dell’HD 7 consentono un’elevata altezza libera da terra. Le dimensioni degli pneumatici sono 385/65 R 22,5 (anteriori) e 315/80 R 22,5 (posteriori).
Le operazioni di scarico della navicella spaziale a Speyer sono state spettacolari: un’enorme gru da 300 T ha sollevato le ali e l’unità di coda della navicella dalla chiatta su tre semirimorchi a pianale ribassato trainati da trattori stradali Actros, con un lavoro di precisione che ha richiesto diverse ore.
A metà giornata, il motore del Mercedes-Benz Actros SLT 4160 8×6/4 è stato avviato ed il possente autocarro, che trainava il semirimorchio a pianale ribassato a 16 assi Scheuerle, ha percorso la speciale rampa appositamente allestita fino alla terraferma. Durante questa operazione, l’autista ha avuto l’occasione di mettere a frutto la sua lunga esperienza, in quanto, mentre veniva progressivamente alleviata dal peso dell’autotreno Actros da 195 T, la chiatta ha cominciato a sollevarsi costantemente. Al tempo stesso, il conducente ha dovuto imboccare una lieve curva su uno spazio di dimensioni ristrette. Questa operazione non è stata facile, come l’autista Frieder Saam e il suo Actros SLT hanno constatato.
La fusoliera del BURAN con un peso a vuoto superiore a 70 T, 36 m di lunghezza e 9 m di altezza e larghezza, ha un baricentro estremamente alto e presenta quindi un elevato rischio di ribaltamento nella marcia in curva con simultanea inclinazione laterale. Per questo motivo, l’inclinazione laterale del semirimorchio a pianale ribassato è stata costantemente monitorata per mezzo di una livella elettronica. Grazie ai 18 assali sterzanti del trattore stradale e del suo semirimorchio, l’autista è riuscito abilmente a manovrare il trasporto del BURAN lungo 48 m su uno spazio estremamente ristretto, per poi collocarlo nella posizione di partenza corretta per il suo viaggio via terra.
A questo punto il convoglio, composto dall’Actros SLT 4160 8×6/4 con la fusoliera del BURAN, un Actros SLT 4160 8×4 e un Actros 3353 S con le due ali della navicella ed un Actros 2658 LS con la coda, sono stati pronti per affrontare il viaggio di 3 chilometri fino al Museo della Tecnica di Speyer. I veicoli sono stati accompagnati dalle autogrù, dagli autoarticolati della ditta Scholpp e dalle officine mobili del museo.
A passo d’uomo, il convoglio con il BURAN si è diretto verso Speyer, costretto continuamente a farsi strada attraverso una folla di circa 15.000 spettatori. La navicella spaziale BURAN è puntualmente arrivata nell’area del Museo della Tecnica di Speyer. L’ultimo atto ufficiale della giornata è stata la consegna dei documenti di trasporto da parte dei titolari della Kubler, Hanne e Heinz Ro§ler, nelle mani di Hermann Layher, Direttore del Museo della Tecnica. Le stesse persone avevano già collaborato per il trasporto del Concorde e ad attenderle c’è già, sicuramente, un’altra sorpresa nel prossimo futuro.
Kubler è una ditta specializzata nella logistica di merci pesanti, che possiede un proprio parco veicoli con portata fino a 600 T. Un servizio di trasporti di linea navali per merci pesanti ed un magazzino con gru da 40 000 mq completano i servizi di questo specialista di Schwabisch Hall. Esperti di gestione ed ingegneri, insieme ad un sistema di spedizioni internazionale assicurano la massima soddisfazione dei Clienti nel trasporto di carichi pesanti.
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