Tanti gli aumenti in meno di un anno, ma anche clamorose riduzioni di listino. Ecco tutte le sorprese nell’analisi mensile della DAT-Italia.
Tempo di crisi, tempo di aumenti. I prezzi delle auto nuove non perdonano e – complice anche lo sciagurato aumento di Iva di un punto percentuale sono tante le marche che anno alzato i listini.
Secondo il tradizionale studio mensile Dat-Italia sui fenomeni più importanti del mercato italiano, riprendendo i dati di gennaio 2013 (prezzi delle auto nuove a gennaio 2013) e confrontandoli con quelli delle stesse auto a settembre 2014 si scopre che alcune marche sono andate davvero giù pesanti, anche se con qualche giustificazione dovuta al miglioramento dell’offerta. La Kia Sorento ad esempio ora costa il 13,6 per cento in più ma il pacchetto style e i 7 posti diventano di serie. Forte anche l’incremento della Yaris (5,9%) ma il modello è stato rivisto, mentre la 500 sale del 5,6% grazie al 1,3 Multijet. Nella tabella che riportiamo gli aumenti sono evidenti, ma a stupire stavolta ci sono anche alcuni ribassi, molto forti anche in questo caso.
Parliamo ad esempio di quelli della Citroen C3 Picasso (-3,1%), della Ford Galaxy (-3,3%), della Seat Ibiza SC (-4,1), della Citroen C4 Aircross (-4,8) e della Kia Venga (-8,3% ma qui il tetto apribile diventa optional). Il record del risparmio va in ogni caso alla Ford Mondeo, che ora costa il 10 per cento in meno. Certo, parliamo di un modello fine serie, ma il risparmio è davvero da record…
L’ing. Antonio Coppola, direttore generale di DAT-Italia commenta cosi’ il fenomeno: “è chiaro che chi produce e commercializza auto cerca di tenere il prezzo costante o possibilmente, di aumentarlo perche’, anche se c’è crisi, non e’ giusto svendere. Facendo passare alcuni optionals di serie o viceversa si possono ottenere gli opportuni ritocchi dei prezzi che rendono sempre appetibili le auto, ma bisogna stare attenti a non forzare la mano perchè l’automobilista moderno è anche in grado di capire se dentro c’è innovazione, quanto vale e se gli serve davvero”.
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