La nuova Jeep Renegade è il primo modello Jeep del nuovo corso Fiat Chrysler Automobiles e sarà anche la prima World Car del marchio statunitense, venduta in oltre 100 mercati nel mondo.
Negli Stati Uniti, dicono che non c’è spazio per chi si accontenta di essere secondi. Con questo nuovo modello Jeep entra nel difficile segmento delle ”Small SUV” e vuole farlo con l’intenzione di stabilire il nuovo punto di riferimento di categoria.
La Renegade ha un design tipicamente off-road, semplice e con richiami stilistici che fanno tornare in mente le celebri Willys che hanno reso famoso il marchio Jeep nel mondo.
L’aspetto è robusto e solido, come che ci si aspetterebbe da un fuoristrada, con attacchi di angolo e di uscita dai dossi che consentono alla Renegade di affrontare anche i passaggi impegnativi nel fuoristrada.
L’anteriore è caratterizzato dalla classica calandra a sette feritoie e dai due fari circolari. Nella vista laterale, i passaruota trapezoidali e le forme squadrate rimandano allo stile della sorella maggiore Wrangler. I designer statunitensi hanno, inoltre, prestato molta attenzione ai particolari, in molte parti della vettura ci sono riferimenti al disegno ad X della tanica di benzina che equipaggiava le antenate Willys, in particolar modo, a ricordarla è il disegno dei fari posteriori.
Interni:
All’interno, si respira un’aria di tradizionale impronta off-road americana, unita allo stile e al design tipicamente italiano. La cura dei dettagli è di altissimo livello, la qualità dei materiali ottima.
L’abitacolo è molto spazioso, i centimetri a disposizione degli occupanti sono molti, in relazione alle compatte dimensioni esterne, così, anche nell’abitabilità, Renegade diventa l’auto da battere nella sua categoria.
Ci sono piaciuti, inoltre, alcuni simpatici dettagli stilistici. Nell’angolo inferiore, a destra del parabrezza, abbiamo notato una piccola Willys che si “arrampica” sulla cornice del vetro e in altri punti i designer hanno voluto personalizzare gli interni autografandoli con il classico “face family Jeep” serigrafato in varie parti nell’abitacolo.
Tradizione ed evoluzione tecnologica si fondono in questa nuova vettura, con un richiamo al passato testimoniato dalla scritta “Since 1941”, posizionata proprio sopra il grande e tecnologico schermo da 7” del navigatore Uconnect, come a rimarcare il trait d’union che lega l’ultima nata Jeep con la spartana Willys del 1941.
Guida:
Come anticipato all’inizio, la Renegade sarà venduta in oltre 100 paesi nel mondo, proprio per questo motivo i tecnici Jeep hanno cercato di sviluppare un’auto che garantisse, allo stesso tempo, il confort cercato dagli automobilisti americani e la dinamicità e la sicurezza di guida voluta dagli esigenti automobilisti europei.
Il risultato è un insieme che raramente si riscontra in una sola vettura. Su strada, la Renegade si dimostra confortevole e sicura, le sospensioni sono tarate per assorbire perfettamente le buche e, allo stesso tempo, sostengono bene la vettura anche ad alta velocità.
A bordo siamo rimasti piacevolmente colpiti dal livello di confort acustico, i tecnici hanno lavorato molto sull’insonorizzazione del vano motore ed effettivamente, sia in piena accelerazione, sia a velocità autostradali, la voce del nuovo Multijet filtra nell’abitacolo come un leggero sibilo.
Nel fuoristrada, la Jeep Renegade si comporta in maniera eccellente, lo scopo dei tecnici statunitensi è stato quello di capire quali fossero i limiti delle vetture concorrenti e di superarli. Noi l’abbiamo provata nel fango e nel fuoristrada, impegnativo per misurare la qualità del nuovo sistema di trazione Jeep Active Drive, con Select-Terrain, e la vettura si è disimpegnata senza alcuna incertezza.
In condizioni di aderenza ottimale, il sistema di trazione, a controllo elettrico, esclude l’intervento della coppia motrice sulle ruote posteriori facendo diventare la Renegade una vera trazione anteriore, garantendo la massima efficienza nei consumi di carburante.
Alla fine della prova, ci siamo accorti di avere sul volto uno spontaneo sorriso di piacere, sintomo che l’obbiettivo di creare il nuovo standard di riferimento del segmento premium “mini SUV” è stato pienamente centrato.
Una piccola nota di orgoglio italiano è data anche dal fatto che la Jeep Renegade sarà costruita nei rinnovati stabilimenti di Melfi, una nuova Jeep italo-americana, ma gli appassionati del marchio statunitense stiano, comunque, tranquilli: “This is a Jeep“.
di Sergio Lanfranchi
Veramente ben costruita e assai accattivante. Spero verrà introdotta assai presto una versione con motore Diesel 120 cv.( e perché no?con motore bz.da 140 cv. ) dotata di cambio automatico. Sono certo che incontrerà’ il favore del pubblico, soprattutto di quello che ne prevede un uso prevalente in ambito urbano.