Intramontabile decana, la 2 CV ha compiuto 60 anni ed il suo capitale di simpatia presso le generazioni che si sono susseguite non è mai stato minimamente intaccato.
Quelli che la conoscono, quelli che la scoprono s’innamorano subito delle sue forme generose e dei suoi occhi “rétro”. Una carica di simpatia che la Petite Citroën continua a mostrare sulle strade di tutto il mondo. Perfino oggi, non è affatto raro incrociare questa eterna fanciulla.
Grazie alla sua concezione semplice e poco dispendiosa che riunisce le ultime evoluzioni tecnologiche dell’epoca, la 2 CV ha rivoluzionato l’industria automobilistica ma anche la società, inaugurando l’era delle vetture poco costose, popolari e polivalenti. La volontà di innovare che ha animato gli ingegneri negli anni Trenta e Quaranta per regalarci questo intramontabile veicolo continua inarrestabile, oggi più che mai, perché lo spirito avanguardista della 2 CV alberga nei geni della Marca.
Storia
Età: 60 anni
Luoghi di nascita: Ufficio progetti Citroën (all’epoca situato a Parigi in rue du Théâtre, 15° arrondissement), centro collaudi di La Ferté Vidame (Eure-et-Loir) e fabbrica di Levallois (situata al numero 54 di quai Michelet, dismessa nel 1988).
Caratteristiche originali: motore due cilindri a piatto raffreddato ad aria di 375 cm³ che permette di raggiungere una velocità di 60 km/h, cambio a tre rapporti + uno sovramoltiplicato, sospensione a corsa lunga; e, dettaglio divertente, tergicristallo azionati dal cavo del tachimetro! Da notare come la 2 CV fosse economica ed ecologica in tempi non sospetti, con la sua “dieta da fantino” che le permetteva di consumare solo 4-5 litri ogni 100 km.
Progettazione
La 2CV è un prodotto che nasce interamente dall’ufficio progetti Citroën. Battezzata progetto TPV (Toute Petite Voiture), le caratteristiche tecniche vengono fissate nel 1936 da Pierre Boulanger, l’allora direttore di Citroën, che affida la sua progettazione al team di ingegneri di André Lefebvre, dando così vita nel 1937 ad un primo prototipo. La presentazione della Petite Citroën al Salone di Parigi nell’ottobre 1939 viene annullata a causa della dichiarazione di
guerra. La progettazione, ripresa sotto l’Occupazione, porterà alla nascita della 2 CV nella versione lanciata sessant’anni fa in occasione del Salone di Parigi del 1948.
Percorso professionale
Giovedì 7 ottobre 1948
Prima apparizione in occasione del 35° Salone dell’Automobile al Grand Palais di Parigi. La 2 CV sorprende, infastidisce, suscita perplessità…ma finisce con l’essere adottata!
Luglio 1949
Messa in produzione nella fabbrica di Levallois con il nome di 2 CV A. È completamente grigia e dotata di motore da 375 cm³ (9 cv).
1951
La versione berlina è ora accompagnata da una versione camionetta, la 2 CV AU (in cui U ne identifica l’utilizzo come furgoncino = “utilitarie” in francese).
1952
Il grigio metallizzato è sostituito da un grigio scuro.
1953
La calandra cambia look. Viene eliminato l’ovale che circonda gli chevron. I sedili di stoffa grigia vengono sostituiti da sedili di stoffa scozzese.
1954
Lancio di un nuovo modello, la 2 CV AZ, dotata di motore da 425 cm³ (12 cv e 78 km/h) e di una frizione centrifuga. Quanto alla 2 CV AU, viene sostituita dalla 2 CV AZU, anch’essa equipaggiata con il nuovo motore.
1956
La 2 CV esce in versione AZL (versione lusso). Chi la guida può finalmente assaporare la gioia dello sbrinamento del parabrezza, della capote colorata e dell’ampio lunotto posteriore.
1958
Nasce un’altra sorella: la 2 CV AZLP (con bagagliaio), presentata anche nella versione 4 x 4 “Sahara”, dotata di due motori di 425 cm³, uno per azionare le ruote anteriori e l’altro per le ruote posteriori!
1959
La comparsa del blu segna la fine del dominio del grigio come unico colore.
1960
Nuovo cofano con calandra amovibile in alluminio imbutito.
1963
Nuovo motore da 425 cm³ (18 cv e 95 km/h) ed uscita contemporanea di una nuova versione con finiture migliorate: la 2 CV AZAM.
1964
Le porte controvento vengono collocate nella direzione giusta.
1965
Viene adottato un terzo vetro laterale sopra il parafango posteriore. Da berlina, la 2 CV diventa così limousine.
1966
168.357 esemplari prodotti. Una cifra da record!
1970
Escono la 2 CV 4 (435 cm³) e la 2 CV 6 (602 cm³). In quello stesso anno, Citroën organizza una “passeggiatina” di 16.500 km. È il raid Parigi-Kabul-Parigi.
1971
Instancabile, la 2 CV intraprende con successo un raid andata e ritorno fra Parigi e Persepoli, pari a 13.500 km.
1972
Citroën organizza il primo Pop Cross che darà vita al Campionato Francese di 2 CV Cross, una gara automobilistica ancora popolarissima nel 2008!
1973
La 2 CV si avventura nel Raid Africano, 8.000 km da Abidjan a Tunisi attraverso il deserto del Sahara.
1974
Scompaiono gli “occhi tondi”, sostituiti da fari rettangolari. Viene dotata di una nuova calandra a cinque lame di plastica con gli chevron integrati.
1975
Esce la 2 CV Special, che ritrova i fari tondi, ma perde il terzo vetro laterale.
1976
Lancio della serie speciale 2 CV Spot.
1979
La 2 CV 6 diventa 2 CV Club. La 2 CV Special (435 cm³) diventa 2 CV 6 Special (602 cm³).
1980
Esce la 2 CV Charleston serie speciale. Il successo del suo stile rétro è talmente grande che sarà prodotta in serie e con fari cromati a partire dall’anno successivo.
1986
La “Dedeuche”, il monumento storico dell’automobile, viene presentata nell’edizione limitata Cocorico.
Febbraio 1988
Cessa la produzione della 2 CV nella fabbrica francese di Levallois, ma la sua commercializzazione proseguirà per altri 29 mesi.
Venerdì 27 luglio 1990 ore 16.00
L’ultima vettura esce dalla fabbrica di Mangualde, in Portogallo. In 42 anni (record di longevità), sono stati prodotti più di 5 milioni di 2 CV: 3.868.634 berline e 1.246.335 camionette.
da: citroen-presse.com
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