“Rare cars put investors in pole position“: è questo il titolo dell’articolo apparso ieri sul Financial Time nel quale John Reed spiega “Chi ha acquistato durante la recessione una Bugatti, una Jaguar o una Ferrari perfettamente conservate, ha fatto meglio di chiunque abbia investito. Le macchine storiche hanno fatto decisamente meglio della Borsa e del mattone -bastava poco in realtà – ma anche delle opere d’arte e dell’oro.”
Ad essere intervistato dal Financial Time è stato Dietrich Hatlapa, fondatore del gruppo Historic Automobile, banchiere e collezionista che ha inventato l’indice Hagi Top che stabilisce i prezzi delle auto storiche. Hatlapa speiga che “Si è verificata una fuga verso i beni reali“…”La gente vuole qualcosa che possa guardare e toccare la sera, piuttosto che un pezzo di carta in banca“.
All’inizio di questo mese, una Shelby Cobra Daytona Coupe del 1965 (foto sopra), guidata alla vittoria da Bob Bondurant a Reims, è stata venduta a Monterey al prezzo record di 7,25 milioni di dollari, il più alto mai pagato per un’auto americana a un’asta pubblica.
Per approfondire l’argomento rimando alla notizia in lingua inglese: Rare cars put investors in pole position
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