“Ad oggi il mercato dell’auto di marzo, sui pari giorni lavorativi dello scorso anno, registra un -32% circa. Questo – precisa il presidente di Federauto Filippo Pavan Bernacchi – il dato al netto delle kilometri zero che verranno immatricolate domani dalle Case e dai concessionari”.
Si tratta di un dato che, per il numero uno dell’associazione che rappresenta i concessionari italiani, “non si riuscirà comunque a modificare sostanzialmente”. Per il presidente di Federauto è un “disastro”, frutto “dell’attacco concentrico all’auto fatto a colpi di accise sui carburanti, aumenti di Iva, superbollo per le auto prestazionali, aumento dei pedaggi autostradali ed RC”. E, “se qualcuno non interviene”, avverte, “traguarderemo nuovi record negativi sull’occupazione, sull’inquinamento, sulla vetustà del parco circolante sarà inevitabile”.
Nel mirino il Governo Monti
“Il silenzio del Governo sulle nostre proposte – continua Pavan Bernacchi – apre una voragine su un settore che in Italia fattura l’11,6% del Prodotto Interno Lordo, contribuisce con il 16,6% al gettito fiscale nazionale e dà lavoro a 1.200.000 persone”. Federauto si complimenta con il Governo Monti che “inanella, giorno dopo giorno, una serie di record. E’ di oggi – precisa – la notizia che il prezzo della benzina nei distributori Ip e Shell supera 1,9 euro al litro. Nuovo massimo anche per il diesel a 1,795 euro al litro. Da questo punto di vista – aggiunge – siamo tra i primi al mondo. E questo soprattutto grazie al carico fiscale applicato ai carburanti.
Non ci resta che puntare ai 2 euro al litro, per poi perseguire con caparbietà il raddoppio e arrivare a 4. Così – conclude con ironia – non ci pensiamo più”.
Fonte: Federauto
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