Secondo il noto quotidiano americano, Chrysler quantifica in otto miliardi di dollari il valore dell’ingresso di FIAT cioè delle tecnologie messe a disposizione dall’azienda italiana.
Inoltre, Fiat avrebbe concordato di produrre almeno un’auto piccola in uno stabilimento Chrysler negli USA.
GM, altro colosso USA, per evitare la bancarotta, invece, punta ad una ristrutturazione: taglio del debito, chiusura di impianti, 21.000 posti di lavoro in meno, eliminazione del marchio Pontiac e maggioranza delle azioni a tesoro e sindacati.
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