Con al volante Martin Winterkorn si è mostrata al grande pubblico, in anteprima mondiale, la nuova Golf VII. 100 kg più leggera, sei centimetri più lunga e circa un pollice più ampia rispetto al modello precedente, ha il compito si continuare il successo iniziato nel lontano 1974 e proseguito fino alla sesta generazione.
Si pensi che in soli quattro anni, fino a fine luglio 2012, sono state 2,85 milioni le Golf costruite sulla base della sesta generazione presentata nel 2008
In Europa è leader indiscussa nel suo segmento (vale il 16,18% del segmento C), seguita a debita distanza da Focus e Astra. Un modello che, visto il grande successo, ha consentito agli stabilimenti di lavorare sempre a pieno regime. La vettura, che punta a fare concorrenza a brand premium come BMW, Mercedes Volvo e Audi, viste le caratteristiche, di certo creerà scompiglio nel segmento C-Premium.
Come anticipato, la nuova generazione pesa 100Kg in meno rispetto alla Golf VI; questo si traduce anche in un minore consumo di carburante che si attesta in -23% se prendiamo in considerazione il nuovo motore
benzina da 140 CV con sistema di gestione attiva dei cilindri e consumi pari a 4,8 l/100 km.
Nuovo pianale modulare e motorizzazioni
Che la Golf VII sia basata sul pianale modulare trasversale è un aspetto tecnico non privo di significative conseguenze. Si tratta infatti di una Golf nuova in pressoché tutte le sue parti: dalla carrozzeria, agli interni, ai motori, compresi i sistemi di infotainment, fino ai numerosi nuovi sistemi di assistenza. Sono state mantenute sostanzialmente solo alcune soluzioni tecniche che, già sul modello precedente, hanno dimostrato di essere idonee alle sfide del futuro, quali ad esempio il cambio DSG a doppia frizione a 6 e 7 rapporti. Tutto il resto è nuovo e riserva molte sorprese. Basti pensare alle motorizzazioni, per esempio. Nessuno dei motori del modello precedente è stato mutuato senza subire variazioni.
In dettaglio, per la Golf, Volkswagen ha sviluppato due generazioni di propulsori completamente nuovi. Tutte le versioni sono dotate di serie dei sistemi start/stop (riduzione dei consumi fino al 4%) e di recupero dell’energia (riduzione delle emissioni di CO2 del 3%).
Grazie alla sinergia delle diverse misure adottate è stato possibile contenere le emissioni di CO2 fino ad un massimo del 23%.
Selezione del profilo di guida. Per la prima volta sulla Golf viene inoltre proposta una funzione che permette di scegliere il programma di guida preferito. Sono disponibili complessivamente quattro opzioni, che diventano cinque in abbinamento al DCC (regolazione adattiva dell’assetto): Eco, Sport, Normal, Individual e, con il DCC, anche Comfort. In particolare, con il profilo di guida Eco, il funzionamento del motore, del climatizzatore e di ulteriori gruppi ausiliari, viene gestito nell’ottica del massimo contenimento dei consumi. Inoltre, sulle vetture con DSG la modalità Eco prevede la 24 funzione che sfrutta l’inerzia: se il guidatore solleva il piede dal pedale dell’acceleratore (ad esempio avvicinandosi a un semaforo o percorrendo tratti in discesa) il DSG “stacca” la frizione e il motore gira al regime del minimo. In questo modo, adottando uno stile di guida opportuno, l’energia cinetica della Golf può essere sfruttata in modo ottimale.
Motorizzazioni benzina
Come propulsori benzina vengono impiegati esclusivamente TSI sovralimentati a iniezione diretta (4 cilindri a quattro valvole). Le motorizzazioni benzina disponibili al debutto della nuova Golf
vantano rispettivamente 85 e 140 CV di potenza. Già quella meno potente sorprende per il consumo nel ciclo combinato pari ad appena 4,9 l/100 km (a fronte di emissioni di CO2 di 113 g/km): 0,6 litri in meno del corrispondente motore del modello precedente. Per la prima volta la Golf viene inoltre proposta con il sistema di gestione attiva dei cilindri ACT, applicato al TSI 140 CV: un motore che così equipaggiato soddisfa già oggi la futura norma sui gas di scarico Euro 6 grazie anche a un consumo nel ciclo combinato di appena 4,8 l/100 km (pari a 112 g/km di CO2). A titolo di confronto, l’analogo motore del modello precedente dotato di 122 CV, già parco nei consumi ma con 18 CV in meno di potenza, consumava 6,2 l/100 km (con emissioni di CO2 di 144 g/km).
Motorizzazioni Diesel
Completamente rinnovata anche la gamma di motori Diesel. I motori a gasolio a iniezione diretta, anch’essi sovralimentati a 4 cilindri con quattro valvole, erogano 105 e 150 CV di potenza. Il grado di efficienza dei motori Diesel della nuova Golf è esemplare fin dal modello di accesso, il TDI 105 CV, che vanta un consumo nel ciclo combinato di soli 3,8 l/100 km (pari a 99 g/km di CO2). Con il modello precedente questo valore veniva raggiunto solamente dalla specifica Golf BlueMotion, non dalla versione di accesso, come invece accade con la nuova Golf. Anche il TDI 150 CV della Golf, tuttavia, è estremamente efficiente, com’è confermato dal consumo nel ciclo combinato di 4,1 l/100 (per 106 g/km di CO2). È ancora una volta la Golf BlueMotion a ottenere i valori migliori: grazie all’impiego di soluzioni specifiche, con solo 85 g/km di emissioni di CO2 e un consumo nel ciclo combinato di 3,2 litri di gasolio per 100 km, la nuova Golf BlueMotion è un punto di riferimento non solo all’interno della gamma; un tipico esempio della forza innovativa della Marca, che mostra come la Volkswagen impieghi le tecnologie BlueMotion nei modelli che si susseguono, sviluppandole ulteriormente.
Tra le dotazioni base, da segnalare il sistema anti-collisione multipla che in casa VW debutta proprio sulla Golf e che contribuisce a ridurre la pericolosità degli urti successivi al primo impatto. Altri equipaggiamenti standard sulla sicurezza sono il sistema proattivo di protezione degli occupanti, il bloccaggio elettronico del differenziale XDS, la regolazione automatica della distanza ACC con Front Assist e funzione di frenata di emergenza City. Touchscreen di serie su tutti i modelli e un universo completamente nuovo di sistemi di infotainment ed entertainment con un display, nelle versioni top di gamma, che reagisce ai movimenti della mano tramite un sensore di prossimità, completano le dotazioni della vettura.
Francesco says
A me sinceramente piace più la 6…E sono contento di averla presa pochi mesi fa highline full optional a prezzo ”basso”.. Questa mi pare tanto una fusione di una polo nuova con una golf 6 e con il retro peggiorato, stile nuove audi…
Però ci sono anche dei pro, si dice che i consumi siano ridotti in misura del 20/25%…. Sarà da valutare, vedendola in concreto..
Ecco un video abbastanza esemplificativo che ho montato facendo qualche paragone con altre tedesche, per chi non l’avesse vista o la volesse rivedere ”vicino” ad altre auto.. [SM=g2179882]
http://www.youtube.com/watch?v=GRmP9EfBfck