È da circa un decennio che cerco di spiegare a me stesso perché, a differenza delle ‘operazioni nostalgia’ di MINI e FIAT 500, quella del New Beetle, o nuovo Maggiolino come si chiama da noi oggi, non abbia funzionato come sperato. Partiamo da un presupposto. È da un po’ di tempo che realizzare modelli che richiamano forme e concetti del passato paga, in termini industriali, probabilmente perché in tempi di transizione la nostalgia rassicura. La Mini originale era un’utilitaria sportiva e ‘fighetta’, negli anni ’60 e ’70 orde di giovani e meno giovani scorrazzavano a bordo di una scatoletta con posizione di guida da autoarticolato, sospensioni di gomma e un rollio da go-kart. Costava più della FIAT 500 di allora, per questo l’acquirente medio era quello che – con categorie oramai relegate alla memoria sociale – si potrebbe definire un borghese. Il Cinquino invece era l’auto del popolo: costava poco, trasportava quattro persone (spesso molte di più) ed era la chiave d’accesso per … [Read more...]