Antonio Razzi, reso “famoso” dalle esilaranti piece teatrali comiche di Maurizio Crozza, ha voluto fare la sua parte, è sceso in campo da protagonista, per difendere i diritti dei cani. “Te lo dico da amico, se quest’anno vai in vacanza portati pure il cane, se no che te lo sei preso a fa’… questa volta non farti i c… tuoi“.
Una frase ad effetto, che in parte già conosciamo, rende incisivo il messaggio rivolto a quanti, con l’arrivo della stagione estiva e delle vacanze, abbandonano al loro destino gli animali, in particolare cani e gatti. Fervente animalista, Razzi si è lasciato andare a una serie di confidenze per dare testimonianza del suo amore per il cane che ha definito, parlandone ai figli “il migliore amico” dell’uomo…”dopo il portafogli”. “Io ho sempre avuto questa passione” ha detto in una intervista “Quando ero un ragazzo e stavo in Abruzzo avevo un cane lupo. Come si chiamava? Beh… Lupo, era un cane lupo e lo chiamavo Lupo. Era un cane nero, bellissimo. Ci so rimasto male quando me l’hanno ammazzato. Dicevano che aveva ammazzato delle galline, ma lui era innocente. Mi so fatto dei pianti… pensa che andavo pure a mettere i fiori sulla sua tomba. L’avevo seppellito in campagna, non potevo andare mica lontano, che negli anni settanta non c’era ancora la tecnologia che ci sta oggi e manco la bicicletta c’avevo”. Di fronte a tanto ardore in difesa degli animali non possiamo che elogiare il buon senatore… condonandogli i peccati veniali di cui Crozza, con sagacia e simpatica ironia, ci ha fatto partecipi, divertendoci.
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