Lo sostiene l’Isvap, l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioniprivate e di interesee collettivo, nella sua relazione annuale. ”Il confronto con quanto accade nei paesi europei deve comunque far riflettere. In Italia il premio medio è praticamente doppio che in Germania, Francia e Spagna (407 euro contro 222, 172 e 229 euro).
L’Isvap spiega inoltre come le tariffe abbiano registrato aumenti, nel periodo aprile 2009-2010, a due cifre. Ad esempio, nel meridione, per i giovani e neopatentati si arriva a pagare anche un premio di 7 mila euro per assicurare una vettura di media cilindrata. Al caro-premio si aggiungono inefficienze delle imprese assicurative nella gestione dei sinistri, ”il rapporto tra reclami e sinistri è peggiorato del 77%, l’importo delle sanzioni e’ salito del 40%”. Così l’Isvap sollecita ulteriori interventi quali la tabellazione del danno biologico per le lesioni di maggiore entita’; abolizione del tacito rinnovo; conferma della esclusivita’ della procedura di risarcimento diretto dopo i dubbi scaturiti a seguito della sentenza interpretativa della Corte Costituzionale”. L’Isvap torna poi a lanciare l’allarme sull’evasione assicurativa nella Rc auto.
”E’ in crescita il ricorso al fondo vittime della strada da parte dei cittadini che hanno avuto sinistri con veicoli non assicurati (oltre 21 mila nel 2009, circa 11.500 nel 2002) o terzi fuggiti dopo l’incidente”. Cifre che, per l’Isvap, potrebbero essere ”solo la punta dell’iceberg”: in aumento anche il fenomeno della falsificazione dei contrassegni assicurativi. Cresce poi il numero di compagnie che operano senza autorizzazione, ”dal 2002 in totale ne sono state individuate 48”, spiega la relazione.
L’Isvap ritiene che queste cifre “siano la punta dell’iceberg e che la dimensione della non assicurazione sia ben più importante”. Per questo, l’Autorità sta collaborando con le istituzioni competenti “per arrivare alla produzione di contrassegni la cui difficoltà di falsificazione sia pari a quella della carta moneta. Il progetto è in fase avanzata”.
Cresce anche il fenomeno delle imprese che operano senza autorizzazione, “compagnie fantasma dedite al raggiro dei cittadini con l’offerta di premi esigui dietro i quali non ci sono nè strutture nè riserve nè, ovviamente, risarcimenti”. Dal 2002, in totale ne sono state individuate 48. “Imprese, operatori della distribuzione e autorità – ha evidenziato Giannini – non possono non tenere in debita considerazione il diffondersi di un fenomeno, quale quello della evasione assicurativa, sintomo pericoloso in un segmento di mercato come la Rc auto”.
Immagine tratta da: buy.new-and-used-cars.info
Lascia un commento