Secondo l’ultima Relazione della Commissione Europea sui differenziali di prezzo delle autovetture (*), nonostante gli incentivi per il rinnovo del parco circolante, adottati in ben 13 Stati Membri, abbiano spinto significativamente la domanda di vetture piccole (e pertanto hanno determinato un aumento dei relativi prezzi), l’indice dei prezzi autovetture (riflette i prezzi nominali pagati dai consumatori, includendo IVA, tasse d’immatricolazione e sconti) ha registrato in Europa, tra gennaio 2010 e gennaio 2009, solamente un rialzo dell’1,1%, a fronte di un aumento dell’1,7% dei prezzi al consumo complessivi, traducendosi in una lieve diminuzione dei prezzi reali delle autovetture dello 0,6% e confermando una convergenza dei prezzi nel mercato unico dell’UE.
Nel 2009 i prezzi reali delle auto per i consumatori, espressi nelle rispettive valute, sono scesi in 24 Stati Membri su 27. In particolare, nei Paesi Bassi i prezzi sono rimasti stabili, mentre sono aumentati nel Regno Unito (+7,7%) e in Svezia (+2,7%) per effetto dell’apprezzamento delle rispettive valute rispetto all’Euro. Tuttavia, va sottolineato che gli acquirenti di automobili in questi due ultimi Paesi hanno tratto vantaggio da un calo straordinario dei prezzi (rispettivamente del -9,7% e -5,0%) registrato nel 2008, quindi, nel complesso, oggi, la situazione dei consumatori continua ad essere migliore rispetto all’inizio del 2008. Nel Regno Unito, l’andamento dei prezzi riflette, inoltre, la sospensione della riduzione temporanea dell’IVA, avvenuta nel gennaio 2010.
La diminuzione dei prezzi reali è stata particolarmente marcata in Slovenia (-13,4%), Lituania (-11,1%), Slovacchia (-11,0%), Romania (-10,1%), Repubblica Ceca (-9,4%), Malta (-9,2%) e Bulgaria (-9,1%). Il fatto che nel 2009 la maggior parte dei nuovi Stati membri sia stata colpita in modo più intenso dalla recessione rispetto all’UE nel suo complesso, può aver contribuito a tali diminuzioni dei prezzi. Sui grandi mercati, i prezzi reali sono scesi soprattutto in Spagna (-4,7%), mentre in Italia, Germania e Francia le riduzioni di prezzo sono state più modeste (rispettivamente, -1,1%, -1,0% e -0,6%).
All’interno della zona Euro, Malta è diventata il Paese più economico in termini di prezzi ante imposte, seguita dalla Grecia e dalla Finlandia, mentre considerando l’UE nel suo complesso il Regno Unito rimane il Paese con i prezzi di listino più bassi per le vetture nuove, seguito dalla Svezia, dalla Danimarca e dalla Polonia. La Germania resta il Paese con i prezzi più elevati (con prezzi di listino del 6% sopra la media della zona Euro), seguita da Lussemburgo e Francia (con prezzi rispettivamente del 5,5% e del 4,7% sopra la media della zona Euro).
Al contrario, la Relazione evidenzia che nel 2009 in UE i prezzi dei servizi di riparazione e manutenzione e quelli dei pezzi di ricambio hanno continuato ad aumentare ben al di sopra dell’inflazione (rispettivamente +1,5% e +0,7% in termini reali).
(*): Il Rapporto si basa sui prezzi di listino forniti alla Commissione Europea da costruttori di autoveicoli europei, americani, giapponesi e coreani, raccomandati al 1° gennaio 2010 per 79 mod elli rappresentanti 25 marchi.
Fonte: www.federauto.eu
Rispondi