Diciamolo sin dall’inizio, la V40 rappresenta il modello più importante per Volvo nell’arco degli ultimi 20 anni. Rivale di Golf, Serie 1, nuova Classe A e nuova Audi A3, ha tutte le carte in regola per primeggiare in un segmento non facile.
Muso elegante, fari affusolati, proprio come la berlina S60 e sul retro un netto family-feeling con la C30, faranno innamorare a prima vista della vettura. Un design audace, quasi azzardato, che dall’esterno si riscontra anche nell’abitacolo caratterizzato dalla consolle centrale flottante.
Una vettura dalle doti eccellenti che abbiamo avuto modo di testare nella giornata odierna presso la pista Quattroruote di Vairano.
Look mozzafiato, motori diesel a quattro e cinque cilindri, e benzina, per soddisfare chi chiede al propulsore massimo vigore, fanno della V40 un mezzo ideale che, grazie ai bassi consumi ed emissioni, possiamo definire a tutti gli effetti “sostenibile“. Sorprendono le innumerevoli innovazioni di sicurezza di cui dispone l’auto. Ed è proprio di questo aspetto che vogliamo iniziare a parlare.
Un aiuto attivo per concentrarsi sulla strada è offerto dal Lane Keeping Aid, ovvero, il sistema di mantenimento della corsia di marcia. Il dispositivo, montato sulla nuova V40, interviene quando il conducente mostra segni di “sconfinamento” involontario dalla corsia. L’allert al veicolo, e quindi al conducente, è dato dalla telecamera orientata verso il muso dell’auto che monitora le linee di demarcazione di corsia a sinistra e a destra. In una prima fase, il Lane Keeping Aid applica una leggera coppia allo sterzo per aiutare il conducente a ritornare in traiettoria. Se la vettura abbandona la corsia, la tecnologia genera un inconfondibile segnale di avvertimento attraverso una vibrazione tattile del volante. Il sistema si attiva a velocità fra i 65 e i 200 km/h.
Il sistema Adaptive Cruise Control & Distance Alert altro non è che un vero e proprio radar che consente all’auto di mantenere, in maniera del tutto automatica, la distanza predefinita dalla vettura che precede.
Il conducente ha il solo compito di impostare la velocità massima desiderata e selezionare una distanza dal veicolo che precede, a tutto il resto ci pensa la V40.
Una luce sul display, ad altezza occhi, segnala al conducente se la distanza dal veicolo che precede si sta riducendo troppo.
L’attenzione della casa scandinava va oltre la tutela dei soli automobilisti e si concentra sui pedoni. Le tecnologie nate per la salvaguardia di quest’ultimi si concretizzano con i seguenti sistemi: Pedestrian Detection e Pedestrian Airbag Technology.
Il primo altro non è che un sistema di rilevazione dei pedoni che si trovano davanti l’auto. Un privilegio, nel segmento C-Premium, della sola Volvo V40.
Vediamo nel dettaglio come funziona: se il conducente non reagisce tempestivamente, fermando la vettura, il sistema emette un segnale oltre alla possibilità di attivare automaticamente i freni.
Il cuore del sistema è rappresentato da un’unità radar, che rivela l’eventuale presenza di pedoni o auto, integrata nella griglia della vettura. A questo si unisce una telecamera ubicata davanti allo specchietto retrovisore. Il radar misura la distanza dell’ostacolo dalla vettura, la telecamera ci dice di cosa si tratta.
Cosa succede concretamente? In una situazione di emergenza, il conducente riceve innanzi tutto un segnale sonoro abbinato a una luce lampeggiante sullo schermo ad altezza occhi integrato nel parabrezza. Se il conducente non reagisce al segnale e la collisione è imminente, viene subito applicata automaticamente la massima forza frenante.
Se la collisione è inevitabile ci pensa la tecnologia “Pedestrian Airbag” (anteprima mondiale su questo modello) a mitigare le conseguenze. Il sistema opera nel seguente modo: i sensori collocati nel paraurti anteriore rilevano il contatto fisico fra la vettura e il pedone. L’estremità posteriore del cofano viene sganciata e al tempo stesso sollevata dall’airbag in funzione. L’airbag gonfio copre l’intera area sotto il cofano sollevato, più circa un terzo dell’area del parabrezza e la sezione inferiore del montante A. Il cofano alzato e l’airbag contribuiranno a ridurre la gravità delle eventuali lesioni subite dal pedone.
Completano le dotazioni di sicurezza i sistemi:
– City Safety consente alla V40 di frenare automaticamente se il conducente non reagisce tempestivamente quando il veicolo che precede rallenta, si ferma o se l’auto si sta avvicinando troppo rapidamente a un veicolo fermo.
– Driver Alert Control progettato, grazie ai sensori dei quali dispone la V40, per individuare e avvisare i conducenti che mostrano segni di stanchezza.
– Park Assist Pilot, per parcheggiare più facilmente lungo il marciapiede in spazi lunghi almeno 1,2 volte la vettura.
– Blind Spot Information System che ha il compito di segnalare i veicoli negli angoli ciechi su entrambi i lati dell’auto e di segnalare (è una novità) al conducente il rapido avvicinamento di veicoli.
– Cross Traffic Alert in fase di retromarcia, per uscire, ad esempio, da un parcheggio, il sistema segnala al guidatore l’eventuale traffico in attraversamento proveniente da uno dei lati dell’auto.
Dispositivi di sicurezza di prim’ordine ma anche una completa gamma di motori benzina e diesel che sulla pista Quattroruote di Vairano abbiamo apprezzato molto.
Chi cerca una vettura prettamente “green” non può far altro che scegliere il nuovo propulsore D2 che emette solo 94 g/km di CO2, corrispondenti ad un consumo di carburante di soli 3,6 l/100 km. Il motore diesel da 1.6 litri, che eroga una potenza di 115 CV e 270 Nm di coppia, è abbinato al cambio manuale a sei rapporti o al Powershift a sei velocità.
Chi preferisce più verve può scegliere l’unità D4 turbodiesel 2.0 da cinque cilindri. Il propulsore eroga 177 CV di potenza e 400 Nm di coppia su un’ampia gamma di regimi, accelerando da 0 a 100 km/h in 8,3 secondi se abbinato al cambio automatico (8,6 secondi con il cambio manuale). I consumi e le emissioni di CO2 sono pari a 4,3 l/100 km (114 g/km) con il cambio manuale e a 5,2 l/100 km (136 g/km) con quello automatico (Ciclo Combinato UE).
E’ inoltre disponibile il propulsore D3 con cilindrata di 2.0 litri, in grado di erogare 150 CV e 350 Nm di coppia.
Entrambi i motori turbodiesel sono disponibili con trasmissione automatica a sei velocità oppure con cambio manuale a sei rapporti.
Tra i benzina il T5 turbo fa da padrone. Cinque cilindri e 2.5 litri ha una potenza di 254 CV ed eroga 400 Nm di coppia. L’unità T5 è abbinata a una trasmissione automatica e garantisce un’accelerazione da 0 a100 km/h in 6,5 secondi. Il consumo di carburante è pari a 7,9 l/100 km (Ciclo Combinato UE).
Il T5 è inoltre disponibile in una versione da 2.0 litri con 213 CV di potenza e 300 Nm di coppia. L’offerta di fascia media comprende, infine, due versioni di un propulsore GTDi 1.6 litri: il T4 da 180 CV e il T3 da 150 CV.
Come anticipato, la nuova V40 possiede tutti i numeri per primeggiare nell’agguerrito segmento conferendo prestigio e piacere a quanti, appassionati, si pongono alla guida di un mezzo che ha raggiunto il massimo dell’efficienza tecnologica, stile e sicurezza.
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