Solo pochi giorni fa, una bellissima ATS 2500 GTS del 1964 portò a casa il prestigioso “Rolex – Best of Show – The Quail” durante la famosa Monterey Classic Car Week in California, la serie annuale di eventi che culmina con il Pebble Beach Concours d’ Elegance.
La cinquantenne ATS GTS, di proprietà del collezionista americano Bruce Milner, ha messo in ombra le altre 235 vetture, confermando la qualità e la bellezza di una vera Gran Turismo degli anni sessanta.
Quale modo migliore per rilanciare il marchio ATS?
ATS è infatti tornata sulla scena automobilistica per stupire ancora una volta, 53 anni dopo con un’ esclusiva e bella GT presentata il 31 agosto al Salon Privé, l’ evento più prestigioso di Londra dedicato alle vetture di ieri e di oggi.
La supercar ATS GT è il primo prodotto del “nuovo” marchio ATS, un vero e proprio costruttore che sta sviluppando e costruendo le sue vetture nella periferia torinese grazie alla passione dell’ imprenditore Daniele Maritan e del designer Emanuele Bomboi.
Spinto da un potente bi-turbo V8 (disponibile con 650 e 700 CV) accoppiato ad una trasmissione a 7 marce e costruito con abbondante utilizzo di materiali compositi, l’ ATS GT porta con sé alcune soluzioni tecnologiche allo stato dell’ arte. Il V8 spinge la vettura da 0 a 60mph in 3 secondi, consentendo una velocità massima di oltre 206mph.
Le tre modalità di guida, Viaggio, Sport e Corsa, modificano in modo significativo il comportamento dinamico della vettura, trasformandone la natura e la sensazione che il pilota riceve.
Ogni modalità agisce sull’ assetto delle sospensioni, sul regime del cambio e sulla potenza erogata dal motore, per elevare la vettura ai massimi livelli prestazionali.
Ma la nuova ATS GT fa girare la testa anche, se non soprattutto, per l’ estetica accattivante e il bel design, per la proporzione dei volumi e per le linee eleganti, moderne ma allo stesso tempo legate alla tradizione delle grandi Gran Turismo degli anni Sessanta, una generazione di veicoli che ha segnato in modo permanente la storia del design automobilistico.
Rilanciare il marchio
L’ operazione richiede precisione chirurgica: una volta trovato un marchio dal 1962, ATS, con ben definite tracce del suo DNA (che regala “spirito di avventura, vera passione, voglia di sfida, amore per le belle auto, attenzione al dettaglio e innovazione”) la missione è farlo rivivere.
Il compito non è semplice, ma, a posteriori, non impossibile se le persone coinvolte sono mosse dallo stesso entusiasmo e dallo stesso DNA imprenditoriale di cinquant’ anni fa.
L’ impegno di oggi è nato a Torino, dove si radica la storia dell’ automobile e quella dello stile italiano applicato alle quattro ruote.
La mission di Daniele Maritan ed Emanuele Bomboi è infatti anche quella di promuovere il patrimonio tutto italiano, rivitalizzare un marchio storico e reintrodurre il modo italiano di progettare le automobili, con spunti di design morbidi e seducenti che hanno portato la “scuola italiana” al vertice del mondo.
Parole come sfida, avventura, bellezza, passione rappresentano i valori che sono stati condivisi tra tutti i fondatori di ATS nel 1962, e che oggi ritroviamo ancora una volta in quelle persone che stanno riportando questo marchio storico.
C’ è un filo conduttore comune in tutto questo, un DNA comune che rende i protagonisti di oggi i legittimi successori di quei pionieri.
Ma non è solo questo, questi stessi valori ci dicono chiaramente che la “nuova” ATS è l’ erede legittimo della GT che, nel 1963, è stata considerata la migliore espressione tecnica e manifestazione di stile per una Gran Turismo.
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