La Motorizzazione ha immatricolato – nel mese di maggio 2010 – 163.700 autovetture, con una variazione di -13,79% rispetto a maggio 2009, durante il quale furono immatricolate 189.878 autovetture. Nello stesso periodo ha registrato 390.467 trasferimenti di proprietà di auto usate, con una variazione di +11,03% rispetto a maggio 2009, durante il quale furono registrati 351.678 trasferimenti di proprietà.
Il volume globale delle vendite (554.167 autovetture) ha dunque interessato per il 29,54 % auto nuove e per il 70,46 % auto usate.
In questa situazione di crisi di astinenza da incentivi, come la definisce il Centro Studi Promotor, prosegue anche la discesa di Fiat Group Automobiles che segna a maggio -25% di immatricolazioni, a 48.849 vetture, e una quota ugualmente in calo, poco sotto il 30%.
Naturalmente l’andamento negativo di maggio, come sottolineato nel comunicato stampa del Centro Studi Promotor, riguarda soprattutto le auto che nel 2009 hanno beneficiato di incentivi, le cui immatricolazioni sono ora in forte calo. Recuperano terreno invece le auto aziendali. Nello scorso anno la crisi ha indotto molte aziende a rinviare la sostituzione delle auto di loro proprietà e di quelle detenute in noleggio a lungo termine. Questa scelta ha evitato di assumere nuovi impegni finanziari in un momento particolarmente difficile, ma oggi comporta maggiori costi di manutenzione e un più forte deprezzamento dei veicoli dei parchi auto.
Molte aziende stanno quindi tornando a ritmi di sostituzione normali, naturalmente con riflessi positivi sulle vendite di auto aziendali. In grande difficoltà sono anche le immatricolazioni di vetture a gpl (-35,22% in maggio) e soprattutto a metano (-83,50%) non più assistite dagli incentivi statali. Considerando i grandi investimenti fatti dagli operatori economici per sviluppare questi tipi di alimentazione ecologiche sarebbe opportuno che venisse presa in considerazione la possibilità di introdurre nuove forme di agevolazioni statali.
Le prospettive per i prossimi mesi sono comunque negative. Il 63% dei concessionari interpellati dal Centro Studi Promotor GL events prevede, infatti, domanda in diminuzione. Nè si può pensare che un sostegno alla domanda di auto possa venire dalla ripresa dell’economia. I segnali di recupero non mancano, ma il sistema italiano gira ancora all’80% della potenzialità espressa prima della crisi. Tra l’altro le difficoltà dell’economia sembrano gravare sui privati più nel 2010 che nel 2009, come emerge anche dall’andamento del clima di fiducia dei consumatori determinato dall’Isae. Tale clima di fiducia infatti nel 2009 si era mantenuto su livelli discretamente elevati ed anzi vi era stata una tendenza alla crescita, ma dall’inizio del 2010 è in caduta.
Fonte: mit.gov.it e centrostudipromotor.com
Immagine da: inautonews.com
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