A Torino, dal 13 al 15 febbraio, i marchi Lancia e Fiat partecipano alla 33esima edizione di “Automotoretrò” esponendo alcuni preziosi esemplari che sapranno certamente attirare l’attenzione di un pubblico esperto e appassionato proveniente da tutt’Europa.
Sullo stand Lancia i visitatori potranno ammirare l’Alpha, prima vettura prodotta dalla Casa (1908) che sarà esposta nella rarissima versione Sport di proprietà della collezione storica aziendale. Per festeggiare i sessant’anni dalla sua presentazione al Salone di Bruxelles, sarà in mostra anche l’esemplare della Collezione Lancia dell’Aurelia B24 Spider (1955). Sullo stand anche un’Appia Coupé Pininfarina (1957) – proveniente da una collezione privata – la cui elegante verniciatura bicolore “dialoga” con la raffinata livrea Cipria Glam e Nero Vulcano della nuova serie speciale Ypsilon Elle.
Sullo stand Fiat sarà invece esposta una versione carrozzata torpedo della Zero (1913), prima vettura della Casa di cilindrata contenuta prodotta in grande serie, che affiancherà un’altra sessantenne d’eccezione, la 600, presentata a Ginevra nel marzo 1955 e presente all’evento torinese con un esemplare appartenente alla collezione storica Fiat.
Presenti anche il nuovo crossover Fiat 500X nell’esclusiva verniciatura Rosso Amore tristrato, affiancata dalla sua più illustre antenata, la Nuova 500, rappresentata da un esemplare rosso della serie F (1966), proveniente da una collezione privata.
All’esterno della fiera saranno allestite due aree dedicate dove il pubblico potrà ammirare le ultime novità dei marchi Jeep e Abarth, oltre a poter assistere a dimostrazioni su percorsi off-road. In dettaglio, saranno esposti due esemplari di Jeep Renegade e Jeep Wrangler dotati di accessori Mopar, oltre ad alcuni prodotti firmati Jeep® Owners Group (JOG), l’unico gruppo ufficiale gestito centralmente dal marchio e già attivo in 9 Paesi europei.
Il marchio Abarth invece sarà presente nella zona Racing con l’esposizione della nuova 695 Biposto, la “più piccola delle supercar” che porta le emozioni della pista su una vettura per tutti i giorni come dimostra un’accelerazione 0-100km/h in soli 5,9”. Merito del motore 1.4 T-jet da 190 CV, il più potente mai installato su una Abarth stradale, di un peso totale di appena 997 Kg e di un rapporto peso potenza di soli 5,2 Kg/CV , il migliore della sua categoria. Inoltre, è la prima vettura stradale al mondo, attuale e di categoria, equipaggiata con cambio a innesti frontali.
Lancia Alpha Sport (1908)
La Lancia “Tipo 51” 12 HP è la prima vettura prodotta in serie dalla “Lancia & C.”, fabbrica di automobili con sede a Torino, in via Ormea.
La vettura, presentata al Salone di Torino del gennaio 1908, viene ribattezzata “Alpha” l’anno successivo su suggerimento di Giovanni Lancia, fratello del costruttore e insegnante di lettere, che propone a Vincenzo di utilizzare le lettere dell’alfabeto greco per denominare le sue automobili.
Dotata di un motore a 4 cilindri in linea biblocco di 2.543 cm³, la vettura dispone di una potenza massima di 28 cv che la spinge alla ragguardevole velocità massima di 115 km/h.
Venduta in oltre cento esemplari ed esportata anche in Gran Bretagna e negli Stati Uniti, l’Alpha rappresenta un grande successo commerciale per la neonata Casa Lancia. Oltre alla versione da corsa, prodotta in pochi esemplari con passo accorciato, la vettura viene realizzata anche con carrozzeria coupé, landaulet, limousine e doppio phaeton.
Lancia Aurelia B24 Spider
Immortalata dal film “Il Sorpasso” di Dino Risi (1962) con alla guida Vittorio Gassman, la Lancia Aurelia Spider (questo il suo nome ufficiale), rappresenta un’icona assoluta della Dolce Vita.
Disegnata da Pinin Farina e considerata da molti la più bella spider al mondo, la B24 viene presentata al Salone di Bruxelles il 15 gennaio 1955. La vettura, con i suoi stilemi estetici caratteristici come i paraurti “ad ala”, le portiere prive di maniglie e vetri e il parabrezza panoramico con i montanti arretrati in stile americano, viene costruita in 240 esemplari sino all’ottobre del 1955. Il motore, il leggendario 6 cilindri a V progettato dall’Ingegner Francesco De Virgilio, ha una cilindrata di 2451 cc e sviluppa 118 cv, che permettono alla vettura di toccare i 180 km/h.
La successiva versione “Convertibile America” debutta al Salone di Torino nel gennaio 1956 ed appare assai più classica e confortevole: il motore viene leggermente depotenziato, le portiere dotate di maniglie e vetri discendenti. Resterà in produzione sino alla fine del 1958.
Lancia Appia Coupé
Con il lancio della seconda serie dell’Appia berlina nel 1956, la Lancia mette a disposizione dei carrozzieri alcuni pianali per le versioni speciali. Alcune di queste vengono poi messe a listino della Casa a partire dal 1957: la Coupé 2+2 di Pininfarina, la Convertibile e la Lusso di Vignale, la Giardinetta di Viotti e la Sport di Zagato.
La versione di Pininfarina, un coupé a due posti più due di fortuna, viene presentata in veste pressoché definitiva al Salone di Ginevra nel marzo ’57 e commercializzata dalla rete ufficiale Lancia a partire dal maggio dello stesso anno. La vettura, ispirata nelle linee alla contemporanea Flaminia, anch’essa creazione di Pininfarina, si distingue per il disegno del padiglione, con il caratteristico montante laterale a “V”, i fanalini posteriori a diedro incorporati nelle pinne ed il curatissimo allestimento degli interni.
Realizzata espressamente come vettura di lusso di cilindrata contenuta (il motore 4 cilindri a V è di soli 1083 cc), l’Appia Coupé riscuote un grande successo commerciale anche presso il pubblico femminile, che ne apprezza l’elegante verniciatura bicolore (riproposta in questo esemplare nell’abbinata Grigio Saint Cloud e Blu Lancia). Una delle più celebri attrici dell’epoca, Sylva Koscina, ne guida una nelle riprese del film di Luigi Zampa “Il vigile” (girato nel 1960), che la vede comparire a fianco di Alberto Sordi.
Anche l’Appia Coupé Pininfarina, come le altre versioni speciali, beneficia di un motore più grintoso della berlina, che sviluppa 53 cv permettendo alla vettura di superare i 140 km/h di velocità massima.
Fiat Zero 12-15 Hp
La Zero è considerata la prima Fiat di cilindrata contenuta prodotta in grande serie: commercializzata dalla Fiat esclusivamente in configurazione torpedo, fu infatti prodotta dal 1912 al 1915 in ben 2000 esemplari.
In affiancamento alla versione standard, la Casa costruttrice mise a disposizione dei principali carrozzieri dell’epoca anche lo chassis nudo, che fu “vestito” soprattutto in allestimenti Spider e Landaulet.
La vettura monta un motore a valvole laterali di 1847 cc. con una potenza massima di 18 Cv a 1800 giri/min che le consentono di raggiungere una velocità massima di 70 Km/h.
La vettura in esposizione fu ordinata dal Conte Longoni di Desio Milanese direttamente al Sen. Agnelli nel 1912 e carrozzata dagli Stabilimenti Farina.
Fiat 600
Considerata a buon diritto l’icona del boom economico italiano e la vettura che ha permesso la motorizzazione di massa del Paese, la 600 fu prodotta dalla Fiat nello stabilimento di Mirafiori dal 1955 al 1969.
Presentata al Palazzo delle Esposizioni di Ginevra il 9 marzo 1955, la 600 garantiva una discreta abitabilità per quattro persone, consumi contenuti e un prezzo di vendita relativamente modesto, rappresentando quindi la vettura ideale per le famiglie italiane: la vettura diventa ben presto un fenomeno di costume, ed i tempi di attesa per la consegna sfiorano l’anno.
Il motore a quattro cilindri verticali di 633 cc, ideato dall’Ingegner Dante Giacosa, sviluppava circa 22 Cv a 4600 giri/min, con una velocità massima di circa 90 km/h.
La vettura fu prodotta in sei serie per un totale di circa 2.700.000 esemplari, ed è stata la prima automobile Fiat a superare il milione di esemplari prodotti: solo nel 1955, anno di costruzione della vettura esposta, ne furono realizzati circa cinquecentomila.
Fiat Nuova 500 F
Presentata nel marzo del 1965, la “F” è il modello più longevo della gamma 500, iniziata nel 1957: resta infatti ininterrottamente in produzione fino al 1972 – quando viene sostituita dalla 500 R (“Rinnovata”) – pur essendo stata affiancata nel 1968 dalla più accessoriata versione L (“Lusso”).
La sua diffusione ne ha fatto il modello più conosciuto e quello che nell’immaginario collettivo rappresenta l’icona per eccellenza della 500. Quando, il 10 ottobre 1965, la 500 F cessa di essere prodotta, ne sono stati venduti più di due milioni e mezzo di esemplari.
L’esemplare in mostra, proveniente da una collezione privata, è stato acquistato dall’attuale proprietario circa trent’anni fa.
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