Frutto della partnership tra Toyota e Sony Pictures Releasing Italia, parte la campagna di comunicazione offline e online per la promozione dello spettacolare film 2012 di Roland Emmerich, in uscita il 13 novembre in tutto il mondo e in Italia con circa 600 copie.
Roland Emmerich, regista di altri disaster movie come Independence Day e The day after Tomorrow, in 2012 parte da una profezia maya secondo la quale il mondo finirà il 21 dicembre 2012 e racconta la catastrofe ambientale del nostro pianeta.
L’idea nasce dalla contrapposizione tra il messaggio catastrofista della pellicola di Roland Emmerich e quello dell’auto più evoluta al mondo, che con il suo sistema Full Hybrid lancia un grido ben diverso: con Prius c’è e ci sarà un futuro che fa ben sperare.
La casa giapponese ha curato e organizzato l’anteprima nazionale del film, che si terrà a Roma il 12 novembre, dove Prius sarà presente con 7 vetture personalizzate con i temi del film, e farà da Courtesy car ufficiale dell’evento.
Caratteristica principale dell’anteprima sarà il suo “impatto zero“, in linea con la filosofia Toyota e Sony.
Questo grazie alla collaborazione e certificazione di Lifegate, il portale di eco-cultura, che effettuerà una piantumazione di alberi in Costa Rica in quantità necessaria e sufficiente a compensare le emissioni di CO2 prodotte dalla serata.
A corollario dell’operazione sono state realizzate affissioni speciali e una campagna radio pianificata sempre su Lifegate.
movie says
bene blog :….. Norvegia cinematografico studente jacob
carlo pappalardo says
Nel 2007 ho comprato una Prius e ne sono molto soddisfatto. Ma non l’avrei fatto se avessi saputo che il programma di assistenza stradale è una volgare bufala pubblicitaria. La scelta di una vettura ibrida non è razionale, è emotiva.
Se siete abituati a valutare i pro e i contro di ogni acquisto, allora non opterete certo per una Prius:in città è scattante, agile, parca nei consumi e silenziosissima grazie al motore elettrico, ma che senso ha usare un’auto così ingombrante nel traffico urbano? fuori città invece è rumorosa, e non appena provate a premere l’acceleratore al frastuono del motore a benzina si aggiunge quello del cambio automatico E-CVT a variazione continua (come negli scooter); vi sembrerà di star guidando una Trabant. l’accelerazione è da piangere (siamo al di sotto della Fiat500, tanto per intenderci): se siete in pendenza, per quanto leggera, vi sorpassano anche le vecchiette in sedia a rotelle. la strumentazione è spartana, la posizione di alcuni comandi è infelice, la qualità del materiale usato per l’allestimento interno è modesta (è il massimo che si possa dire).
Se invece seguite le vostre emozioni, allora il discorso cambia e il colpo di fulmine per quest’auto è garantito: scivolare in città come su un cuscino d’aria, essere immersi (in arresto) in un abitacolo assolutamente silenzioso, guidare una vettura che è un concentrato di tecnologia ancora oggi piuttosto rivoluzionaria, contribuire a combattere l’inquinamento (le emissioni di CO2 della Prius sono estremamente basse), e infine, perché no?, far parte di quello sparuto gruppo di guidatori “attenti all’ambiente” che non hanno bisogno di un SUV per farsi notare, rendono il tempo passato nel traffico (anche negl’ingorghi!) un vero e insuperabile piacere.
La vettura ha però un enorme handicap: proprio la sua tecnologia, e non a caso la Toyota offre la solita garanzia di 3 anni sulla parte “normale” ma di ben 7 anni sulla parte elettronica. E per rassicurarvi offre anche un apparentemente stupendo programma di assistenza in caso di problemi su strada (prevedono l’intervento persino in caso siate rimasti senza benzina!). Disgraziatamente, ho avuto un problema all’estero ed Europ Assistance (che avrebbe dovuto erogare i servizi previsti) si è rifiutata d’intervenire. Potete leggere i dettagli della vicenda sul sito che ho appositamente creato (toyota.truffa.net) dove potrete anche ascoltare la registrazione telefonica tra me e la società di soccorso, nel corso della quale l’operatore mi ha confermato che non intendevano dare seguito alle garanzie previste dal programma della Toyota, ma il succo è questo: secondo Toyota avevo diritto all’assistenza, secondo Europ Assistance no, e io ho dovuto cavarmela da solo. Provate a immaginare cosa significa questo quando siete all’estero con un’auto che in caso di guasti non potete nemmeno spingere fuori strada a causa delle particolari soluzioni progettuali impiegate! Indipendentemente dal mio caso particolare, la Toyota si è dimostrata inaffidabile. Oggi ci sono molte auto tecnologicamente rivoluzionarie; sceglietene una che sia supportata da un vero servizio d’intervento stradale.