Siamo stati invitati alla presentazione, in anteprima, della nuova Jeep Grand Cherockee che tenta di riproporsi al vertice in uno dei mercati più affollati e complicati del mondo dell’auto: quello dei SUV. Molte le novità presentate a livello estetico, ma il vero restyling è sottopelle.
Al primo colpo d’occhio, l’attenzione è subito rivolta al nuovo muso, imponente e moderno, con richiami alle Suv di lusso americane. Fari più sottili e tirati bixeno e luci diurne a led che tanto vanno di moda. Ovviamente, rimane invariata la mascherina con le sette storiche barre Jeep. Il fascione, dove si riconoscono i classici passaruota trapezoidali, tipici della casa americana, è più sinuoso. Al posteriore salta all’occhio lo spoiler, degno di una vettura sportiva, con l’inserimento delle luci a led. Il lunotto è decisamente più agevole per gli occhi del guidatore.
Dentro l’auto si aggiudica un voto elevato per la spaziosità. Davanti e dietro le gambe sono a proprio agio (tenete conto che il sottoscritto, autore dell’articolo, è alto quasi 1.90), il comfort acustico è garantito da interni massicci e qualitativamente soddisfacenti. A colpire, mettendosi alla guida, è il “cuore” della vettura che, a differenza delle concorrenti, è nel tachimetro, proprio davanti agli occhi del guidatore (tecnicamente la scelta più azzeccata) e non del classico display a scomparsa. Le informazioni offerte sono davvero complete: dalla temperatura dell’acqua alle varie informazioni della vettura, dalla velocità al navigatore che dà indicazioni rapide, addirittura il movimento delle sospensioni, ecc. Il display è un misto digitale/analogico, ma davvero completo e ben fatto. I comandi di questo cuore di informazioni si trovano sul volante, forse un po’ troppo plasticosi, ma che svolgono egregiamente il proprio lavoro.
Al centro del “cockpit”, in un display da ben 8,4 pollici, troviamo il navigatore satellitare, la radio, vivavoce Bluetooth, tutto coniugato dalle fantastiche casse Harman Kardon.
Parlando di trasmissione, gli appassionati accoglieranno a braccia aperte l’arrivo del cambio automatico a 8 marce made in ZF, di serie, già usato da molti concorrenti e al debutto sulla Jeep Grand Cherokee 2014. Per quanto riguarda il motore, la scelta preferita sarà certamente il 3 litri V6 Multijet da 250 cv, sempre sviluppato dall’italianissima Vm Motori e accreditato per un consumo medio dichiarato pari a 7,5 l/100 km, il 10% in meno rispetto al fratello della generazione precedente. A listino, per i puristi, ci sono pure il 3.6 V6 Pentastar da 286 cv (10,4 l/100 km nel ciclo combinato) e il V8 5.7 capace di 352 cv, entrambi già Euro 6.
Ma la raffinatezza tecnica non termina qui. La Jeep Grand Cherokee 2014, infatti, si avvale pure del Selec-Terrain , con 5 modalità di guida per altrettanti tipi di fondo (Auto, Mud, Rock, Sand e Snow), dove i chip adattano l’elettronica e la risposta del gas alla superficie. La grande novità sarà Selec-Speed Control, che consente di dosare, tramite i paddle del cambio automatico, la velocità in discesa o in salita. Un occhio di riguardo è stato dato anche al fuoristrada, garantendo soluzioni tecniche d’avanguardia e prestazioni di tutto rispetto anche nelle situazioni al limite. Presente la trazione integrale Quadra-Drive II, con differenziale elettronico a slittamento limitato posteriore, ma a colpire sono le sospensioni pneumatiche Quadra Lift (di serie su Overland e Summit) che regalano alle ruote un’escursione fino a 28 cm e si abbassano quando si procede su asfalto, per un’aerodinamica migliore.
L’esperienza di guida nelle situazioni pericolose, è gestita tutta, o quasi, dall’elettronica: chi guida può scegliere se bloccare il differenziale centrale inserendo le ridotte, o affidarsi al sistema.
Prezzi a partire da 52.700 €.
di Alessandro Marzorati
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