Si è chiusa con una giornata di corse entusiasmanti e con l’esibizione del meglio del mondo Ferrari, l’edizione delle Finali Mondiali di Abu Dhabi, la prima fuori dai confini europei. Le prime emozioni di giornata sono state garantite dalle due gare del Ferrari Challenge che hanno assegnato i tre titoli mondiali nelle classi Coppa Shell, Pirelli Pro e Pirelli Am, andati rispettivamente a Massimiliano Bianchi, Max Blancardi e Ricardo Perez.
Poi, al calar del sole, la pista è stata invasa da oltre duecento Ferrari di epoche diverse che hanno sfilato dando la miglior dimostrazione di quello che significa Ferrari: design, tecnologia e innovazione. Le meravigliose vetture, che sfilavano lentamente guidate dai loro proprietari, hanno affascinato il pubblico accorso sugli spalti e hanno fatto da perfetta introduzione al gran finale, il Ferrari show.
Ad aprire lo spettacolo sono state le due vetture GT del team AF Corse, che sono state portate in pista dai campioni del World Endurance Championship, “Gimmi” Bruni e Toni Vilander e dall’altro equipaggio composto da Davide Rigon e James Calado. Le 458 Italia si sono esibite anche nel cambio pilota, proprio come avviene nelle competizioni Endurance, come la 24 Ore di le Mans. Poi è stata la volta delle vetture dei Programmi XX, e dunque delle FXX e delle 599 XX che sono state raggiunte per la prima volta dalla FXX K, che, con il responsabile dei collaudatori Raffaele De Simone alla guida, ha ipnotizzato il pubblico che fino a quel momento l’aveva potuta osservare solo da ferma nel paddock.
A chiudere in bellezza le Finali Mondiali ci hanno pensato il pilota della Scuderia, Kimi Raikkonen, e il collaudatore Marc Gené, che su due F60, hanno dato spettacolo, simulando partenze, duelli e pit stop. La giornata si è conclusa nel fumo dei burnout dei due piloti e con le parole dell’Amministratore delegato Amedeo Felisa e del Vicepresidente Piero Ferrari che hanno ringraziato il pubblico, i piloti e tutti i clienti dando appuntamento all’anno prossimo.
Fonte: comunicato stampa
Photo Credits: Ferrari
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