Come è noto Equitalia, l’agente nazionale della riscossione che raccoglie le entrate dei Comuni, a breve chiuderà i battenti con grande sollievo di quanti hanno maturato un’ esperienza negativa, ma anche di tanti automobilisti, poco corretti, che non si prenderanno cura e fretta di pagare eventuali verbali che troveranno sul parabrezza.
Il motivo è facilmente deducibile. In ben seimila comuni italiani, infatti, la riscossione coattiva non potrà più avere luogo perché l’agente della riscossione, leggasi Equitalia, dal primo luglio cesserà la sua attività. Da qui l’invito rivolto ai Comuni di non inviare più ruoli, a far data dal 20 maggio, considerato che non potrebbero arrivare in tempo a riscuotere dagli utenti quanto richiesto.
Considerato, infine, che i comuni, a causa dello stress economico, non potranno costituire nuove società si potrà ben capire la gravità della situazione. Senza riscossione coattiva si creerà, ove non si ricorra in tempi veloci a qualche soluzione alternativa, in un anno, un buco di circa un miliardo e mezzo, dovuto alle casse comunali per multe e altre tasse comunali. I Comuni ogni anno elevano verbali per 1,3-1,4 miliardi, di questi mediamente circa il 20% non vengono pagati entro 12 mesi dall’accertamento. Si apre, quindi, uno scenario caotico dove i soliti furbi potrebbero avere la meglio, considerato che il primo luglio è vicino e che nessuno ha pensato di porre rimedio da quando è entrato in vigore il Decreto Sviluppo varato nel 2011 che prevedeva la chiusura di Equitalia.
Rispondi