II Governo italiano dovrà alla Fiat la somma di “mezzo miliardo di euro entro fine anno” legata al meccanismo del credito di imposta nell’ambito del programma degli incentivi al settore auto. E’ questo quanto dichiarato da Marchionne in una intervista rilasciata oggi a Zurigo.
In particolare gli incentivi, secondo una metodologia consolidata, vengono fruiti direttamente dal consumatore presso i concessionari con uno sconto che lo stesso concessionario recupera attraverso credito d’imposta. Con “credito d’imposta” si intende ogni genere di credito di cui sia titolare il contribuente nei confronti dell’erario dello Stato. Lo scopo può essere quello di compensare i debiti o di diminuire le imposte dovute in sede di dichiarazione dei redditi.
Marchionne, sempre da Zurigo, parlando a margine di un incontro della Camera di Commercio italo-svizzera ha continuato dicendo: “L’aiuto a Fiat lo stiamo pagando noi mentre i governi in Francia e in Germania danno aiuti direttamente. Siamo l’eccezione nel sistema europeo. Non siamo mai andati dal ministro Tremonti a chiedere una lira“.
Marchionne ha aggiunto che l’aggiornamento del business plan di Fiat arriverà “entro il primo trimestre 2010“. L’ad di Fiat ha detto inoltre che “una delle cose che si dovrà di sicuro affrontare dopo Detroit è vederci con le parti sociali in Italia e discutere l’impatto delle decisioni prese per Chrysler sulla struttura italiana“. Ha spiegato: “L’impatto non dovrebbe essere negativo ma bisogna spiegare chiaramente la divisione delle responsabilità, lo faremo a fine novembre, inizio dicembre. Il ministro Claudio Scajola aveva ragione“.
Sui tempi dello spin off dell’auto, ovvero scorporo e quotazione in Borsa del business delle quattro ruote, Marchionne ha dichiarato: “Non adesso, se ne parlerà al momento giusto“.
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