Frenata green. Dopo un 2015 che si era tinto di verde, le vetture a basso impatto ambientale segnano il passo. La conferma proviene dall’analisi della banca dati di AutoScout24,la più grande piattaforma europea per la compravendita di auto usate con oltre 2,5 milioni di annunci, che ha analizzato l’andamento delle ricerche di veicoli elettrici e ibridi. Ebbene, rispetto al primo trimestre del 2015, si registra un calo, anche se minimo, dello 0,12%.
Contemporaneamente, però, si nota come aumenti la presenza di vetture usate a basso impatto ambientale disponibili. In questo momento sono quasi 2.200, l’anno scorso erano circa 1.400. Sono tutti segnali, in breve, di un diminuito appeal degli italiani nei confronti di questo tipo di mobilità.
Tutti i principali modelli elettrici o ibridi presenti hanno registrato un calo nelle ricerche, come la Renault Twizy o la Peugeot 3008. Ci sono, però, delle eccezioni. Spicca su tutti il fortissimo incremento di interesse da parte degli utenti, rispetto al primo trimestre del 2015, nei confronti della Mercedes Serie B, il gioiello tecnologico di Stoccarda lanciato lo scorso anno, che ha definito nuovi standard nel mondo delle vetture a emissioni zero. In questo caso si registra un boom di ricerche del 12,2%. Segue la Tesla Model S, le cui ricerche sono cresciute dell’1,3% e la Bmw i3, con un leggerissimo aumento delle ricerche dell’1,2%.
Il calo di interesse nell’usato è un risultato del tutto in linea con il trend del nuovo. Secondo gli ultimi dati diffusi da Acea, l’associazione che riunisce i principali costruttori europei di automobili, se il Vecchio Continente fa registrare un vero e proprio boom nelle immatricolazioni con un +26% rispetto al primo trimestre del 2015, le cose nel Bel Paese vanno diversamente.
L’Italia, infatti, è l’unico grande mercato europeo a presentare il segno negativo: da da noi, infatti, nello stesso periodo preso in considerazione, le immatricolazioni sono calate di quasi il 13%.
Infine, si conferma il trend ribassista del costo dell’usato presente in piattaforma. Si segnala che l’Agpi del mese di aprile, ovvero l’indice che misura il costo medio di tutte le inserzioni (oltre 415mila), scende dell’1%, risultando pari a 13.537 euro contro i 13.677 euro di marzo. Sul fronte dei modelli più ricercati la VW Golf si conferma prima, seconda la sua storica rivale, la Bmw Serie 3. Sul gradino più basso del podio l’Audi A3. Anche ad aprile, inoltre, spicca la presenza di ben due italiane nella top ten. Una, la Panda, scala addirittura la classifica e si piazza sesta (a marzo era nona). Guadagna una posizione un’altra Fiat, la 500, nona.
Fonte: comunicato stampa
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