Ogni fine settimana di gara migliaia di ore di ricerca, sviluppo ed ingegneria, vengono compresse in due ore di prestazioni ad altissima velocità in pista. Si tratta di uno spettacolo di eccellenza tecnologica, innovazione e lavoro di squadra.
Che cosa rende tutto un lavoro perfetto? Oltre allo spirito competitivo, la passione per lo sport e la guida, c’è un elemento fondamentale: il controllo, l’acquisizione e l’analisi dei dati.
Senza questi sarebbe impossibile progettare e produrre qualsiasi cosa in Formula 1, per non parlare del perfezionamento dell’auto durante la stagione.
Le auto di Formula 1, che hanno un valore di oltre 10 milioni di euro e dove un solo volante costa oltre 100 mila euro, sono, insomma, molto più che semplici e costosi congegni in grado di sfrecciare in pista a velocità stratosferiche. Sono auto intelligenti, grazie alle decine di sensori reali e virtuali installati e rappresentano la perfetta sintesi di quello che viene definito l’Internet of things.
Ognuno di questi sensori comunica con i piloti, con il team principal nella pit lane, con un gruppo di ingeneri sul posto (race engineers e trackside analysts) e con un secondo team di ingegneri nella factory (operation room analysts). In modo veloce e, soprattutto, sicuro.
Per conoscere più a fondo questi aspetti, quanti e quali dati vengono scambiati da un’auto di Formula 1 ma, soprattutto, come vengono protetti e salvati, siamo stati invitati da Acronis, leader indiscussa nelle soluzioni di backup di dati, ad un incontro con il Team di Formula 1 Toro Rosso, indiscusso protagonista della stagione 2017.
Abbiamo scoperto che una gara di Formula 1 non si vince solo sui tornarti di un circuito. Quello che pochi sanno, infatti, è che la partita si gioca su potenti computer interconnessi in tutto il mondo che scambiano migliaia e migliaia di dati in totale sicurezza ed in tempo reale. Ed è l’analisi in un batter d’occhio di questi che può significare la vittoria di un Gran Premio. Ad occuparsi della gestione sicura dei dati è appunto Acronis.
Per farci un’idea, in ogni weekend di gara ben 700 Terabyte di dati viaggiano tra il Team Toro Rosso e i sistemi Acronis che, grazie al suo ultimo prodotto True Image 2018, riesce a fornire un ottimo supporto al Team.
Combinando la difesa anti-ransomware basata sull’intelligenza artificiale (IA), denominata Acronis Active Protection™, con una nuova generazione di potenzialità di backup e ripristino avanzate come la clonazione del disco attivo e la creazione automatizzata di WinPE boot media, Acronis True Image 2018 rappresenta il nuovo standard di “backup intelligente” non solo per la Scuderia di Faenza ma anche per utenti privati, famiglie e piccole aziende.
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