Alla fine del GP di Austin, Lewis Hamilton con la Mercedes ha messo una grossa ipoteca al titolo piloti 2014.
Davanti alla determinazione del pilota inglese nel voler vincere la gara e allungare in classifica, nulla è valsa la pole position fatta registrare dal compagno di box Nico Rosberg. Il tedesco, forte in qualifica sul “giro secco”, non è riuscito a contenere Hamilton nel secondo stint di gara con le gomme medie. Lewis, sapendo di non poter puntare sul sorpasso ai box, ha effettuato il sorpasso ai danni di Nico in pista.
Un sorpasso di cattiveria molto aggressivo, comunque corretto e pulito, nei confronti di Rosberg il quale, per uno che lotta per il titolo piloti, avrebbe anche potuto difendersi in maniera più tenace.
Ciò, comunque, non toglie merito alla manovra fatta dall’inglese. Un sorpasso premeditato ed effettuato compiendo una staccatona millimetrica. Favoloso!
Rosberg esce dal GP di Austin con le ossa rotte. Alla matematica, che ora punta sempre più su Hamilton, si unisce anche la morale. Hamilton continua a vincere Gp ,il quinto di fila, mentre per ricordare l’ultima vittoria di Rosberg, dobbiamo andare indietro al Gp di Germania (20 luglio!). Troppo poco per riuscire a laurearsi campione a fine anno.
Sul gradino più basso del podio, troviamo il fenomenale Daniel Ricciardo. Il pilota della Red Bull, dopo una brutta partenza, ha rimontato compiendo bellissimi sorpassi con la sua solita “Ricciardo’s move” come è stata battezzata nel paddock (finta in esterno e poi sorpasso in interno curva). Se poi si pensa che questa manovra spettacolare, utilizzata con piloti del calibro di Vettel, Bottas e, nell’ultima gara, con Alonso, dà ancora di più l’idea di quanto è maturo il pilota australiano e di quanto si possa meritare la prima guida il prossimo anno con un top team. Bravo davvero!
Eseguono a pieno il loro lavoro anche le Williams di Massa e Bottas. Finalmente il pilota brasiliano riesce a terminare la gara davanti al compagno Valterri Bottas. Chiudono rispettivamente al quarto e quinto posto.
Prestazione medio bassa, anche se ormai siamo abituati, della Ferrari. Alonso fa il possibile per cercare di tirare fuori la massima prestazione e, vedendo l’andamento in gara di Raikkonen, ci riesce. Prima duella, e perde, con Ricciardo e poi ci diletta in un bellissimo duello con Button. Diversi attacchi con incroci di traiettoria, ma in modo leale.
Raikkonen, invece, compie un’altra gara deludente. Viene tamponato da Perez al primo giro (qui il finlandese non ha colpe) e poi si limita a ultimare i giri del Gp di Austin. Chiude tredicesimo.
Dietro Alonso finisce l’altra Red Bull, quella di Vettel. Sebastian, partito dalla Pit Lane, compie una bella rimonta anche se il suo risultato, è scaturito da una gestione di gara del muretto Red Bull con una strategia che lascia molti dubbi a riguardo.
Sottolineiamo, infine, una bella prova delle due Lotus (normalmente lottavano per l’ultima posizione!) e il sorpasso di forza di Vergne sulla Lotus di Romain Grosjean. Il francese della Toro Rosso è stato sanzionato da parte dei commissari, a fine, gara perché la manovra risultava troppo irruente. Chiuderà nono ma dovrà cedere la posizione a Maldonado della Lotus.
Guest post di Marco Ferraris
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